“Siamo felici di questo ulteriore riconoscimento assegnato all’Azienda socio-sanitaria territoriale Rhodense .Ringrazio tutti coloro che hanno promosso, collaborato e partecipato attivamente per favorire una vita più sana in ospedale”. Così il direttore generale Ida Ramponi della Asst Rhodense della Regione Lombardia.
Nell’ambito del “Programma Whp” l’Asst Rhodense è stata premiata presso l'Auditorium di Assolombarda a Milano per il lavoro ed i progetti realizzati in questi quattro anni come luogo di lavoro che produce salute. Alla premiazione organizzata dalla Rete Whp Lombardia era presente il direttore generale dell'azienda Ida Ramponi a cui sono stati consegnati i riconoscimenti ai quattro presidi ospedalieri. Un lavoro, nato dalla convinzione che la salute di chi lavora sia interesse di tutti: dei lavoratori in primo luogo, delle loro famiglie, delle imprese e del Servizio Sanitario e, più in generale, della comunità.
Il progetto, coordinato da Martino Trapani e John Tremamondo, ha visto l'Asst Rhodense impegnarsi in tematiche come l'alimentazione, il contrasto al fumo, l'attività fisica, la mobilità sicura e sostenibile, il contrasto alle dipendenze e nel benessere e nella conciliazione tra vita e lavoro.
L'attestato ricevuto premia tutti i progetti messi in campo per la promozione della salute e del benessere negli ambienti di lavoro come: una campagna informativa sulla corretta alimentazione avviata nella mensa aziendale e sul sito internet, il contrasto al fumo con il coinvolgimento del Centro Antifumo di Passirana, cartelli in ogni ascensore degli Ospedali per promuovere l'uso delle scale, campagna informativa dell’Attività Motoria mediante i gruppi di cammino, la conciliazione vita-lavoro e il contrasto alle dipendenze con corsi di formazione su alcol, droghe e gioco d'azzardo che ha visto l’ istituzione del gruppo aziendale “Gruppo Moltiplicatori dell’azione di prevenzione e promozione alla salute”.
Quest’ultimo progetto è stato presentato in occasione del Workshop "+ Whp per moltiplicare salute" e rappresenta un esempio innovativo di far prevenzione in modo diverso in quanto il moltiplicatore che è un lavoratore che vivendo all’interno del contesto lavorativo e avendo una vicinanza effettiva ad altri lavoratori/trici, pazienti e quant’altro, può essere sia “sensore” di eventuali situazioni di disagio sia “primo contatto” nel caso di richieste esplicite di aiuto indirizzandoli ai servizi socio sanitari e sanitari a cui rivolgersi in caso di bisogno. Configurandosi perfettamente in linea con la nuova riforma sanitaria regionale Legge 23 che vede un cambiamento culturale e operativo del sistema socio sanitario dal curare al prendersi cura del paziente.
“Siamo felici di questo ulteriore riconoscimento assegnato all’Azienda socio-sanitaria territoriale Rhodense - ha commentato il direttore generale Ida Ramponi -. Ringrazio tutti coloro che hanno promosso, collaborato e partecipato attivamente per favorire una vita più sana in ospedale”.