I fibromi uterini rappresentano una delle patologie ginecologiche benigne più diffuse, con una stima di circa 3 milioni di donne nel nostro Paese. In circa la metà dei casi rappresentano un reperto ecografico occasionale, riscontrato nell’ambito di un controllo ginecologico di routine, e decorrono in modo asintomatico. Nella restante parte dei casi, i fibromi risultano sintomatici e la manifestazione caratteristica, che può tradursi in effetti anche altamente invalidanti, è l’alterazione del ciclo mestruale associata a sanguinamenti abbondanti e prolungati.
Nella storia clinica della paziente sono fattori determinanti il numero, il volume e – soprattutto – la sede dei fibromi.
Nel tempo, l’approccio alla patologia e la gestione terapeutica sono cambiati, anche grazie all’introduzione di nuovi farmaci efficaci nel controllare rapidamente i sanguinamenti e nel ridurre le dimensioni delle formazioni fibromatose, consentendo così di evitare la chirurgia o comunque di ricorrere ad interventi meno invasivi.
Tuttavia la mancanza di punti di riferimento (non esiste ad oggi un’Associazione di pazienti dedicata, mancano linee guida nazionali aggiornate ed una rete di Centri specializzati) e di percorsi strutturati diagnostico-terapeutici univoci e condivisi, porta nella pratica clinica ad una gestione “soggettiva” della patologia da parte dello specialista – con il rischio di una prevalenza di interventi chirurgici invasivi che hanno un costo molto elevato in termini economici, ma soprattutto sociali e psicologici per le pazienti, spesso ancora giovani – e una disinformazione delle donne che in internet, attraverso i blog, cercano e scambiano consigli, condividono paure ed esperienze personali.
Onda ha realizzato questa brochure con l'obiettivo di raccontare in modo semplice la patologia dei fibromi alle donne per dare loro la possibilità di conoscerla da vicino e di avvicinarsi, insieme agli specialisti di riferimento, ad eventuali percorsi terapeutici con più serenità e maggior consapevolezza.