L’obiettivo è modificare lo stile di vita dei pazienti dopo il trattamento di tumori del colon-retto e della mammella. Saranno organizzate iniziative finalizzate a promuovere l’attività fisica o a favorire cambiamenti delle abitudini alimentari (corsi di cucina, gruppi di acquisto consapevole, gruppi di cammino, attività motorie ecc.).
30 NOV - “Follow-up e stili di vita per pazienti con pregresso tumore alla mammella e del colon-retto”. Questo il nome del progetto avviato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara in collaborazione con la Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
“Una revisione di studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro indica che sovrappeso e sedentarietà sono associati ad un maggior rischio di tumore in diverse sedi, inclusi il cancro della mammella e quello del colon-retto. Molti studi hanno altresì evidenziato quanto, una sana alimentazione unita all’attività fisica siano correlati a un minor rischio di ricadute sia per pazienti affetti da tumore della mammella che del colon retto”, spiega la Aou in una nota. Sulla base delle evidenze riportate sono stati quindi avviati studi miranti a valutare l’impatto di modifiche delle abitudini alimentari e del livello di attività fisica nei pazienti operati di tumore alla mammella e al colon retto.
Nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, il “Progetto Follow-up e stili di vita per pazienti con pregresso tumore alla mammella e del colon-retto” ha proprio l’obiettivo di modificare lo stile di vita dei pazienti dopo il trattamento di tumori del colon-retto e della mammella; pazienti che sono seguiti presso i diversi Gruppi Interdisciplinari e Cure(GIC) di ogni Azienda Ospedaliera Piemontese raccogliendo una delle casistiche più numerose attualmente disponibili sull’argomento.
Il Progetto prevede anche di sviluppare la collaborazione tra i GIC e le Associazioni di Volontariato che organizzano iniziative finalizzate a promuovere l’attività fisica o a favorire cambiamenti delle abitudini alimentari (corsi di cucina, gruppi di acquisto consapevole, gruppi di cammino, attività motorie ecc.).
L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” ha aderito al progetto, mettendo in campo tutte le competenze specialistiche, oltre che confermando la collaborazione con l’Associazione di volontariato Lilt Novara Onlus. Sono, infatti, attori del progetto le strutture complesse a direzione universitaria di Oncologia medica diretta dal prof. Oscar Alabiso, di Radioterapia Oncologica diretta dal Prof Marco Krengli ,il Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica diretto dal Dr. Federico D’Andrea e Lilt (Lega Italiana per Lotta Contro i Tumori ) Novara Onlus rappresentata dalla Presidente dr.ssa Giuseppina Gambaro.
Nel dettaglio, il progetto prevede che tutti i pazienti selezionati per il progetto che hanno concluso il trattamento curativo oncologico e radioterapico ricevano tempestivamente dallo specialista curante un breve counseling sullo stile di vita corretto e siano poi indirizzati alle iniziative attivate a livello locale per rendere efficace il cambiamento.
“Fiore all’occhiello novarese – evidenzia poi la nota - è poi un corso educazionale a cadenza mensile tenuto da una dietologa e una dietista offerto ai pazienti in gruppi di 10/15 per volta allo scopo di rendere più efficace la motivazione al cambiamento. Finora sono stati coinvolti 216 pazienti che hanno manifestato grande interesse all’intervento”.
Inoltre, i pazienti con particolari caratteristiche di obesità e di sindrome multimetabolica sono direttamente inviati da parte degli specialisti Oncologi Medici e Radioterapisti Oncologi all’ambulatorio dedicato del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica: un ambulatorio a cadenza settimanale in cui operano una specialista dietologa e due dietiste che ad oggi hanno preso in carico 63 pazienti.
A tutto ciò si affianca l’attività di Lilt Novara Onlus che, in collaborazione con le strutture sopracitate , organizza incontri di divulgazione sul tema quali “Il piacere della salute:…dalla tavola… alla palestra”, corsi di cucina dedicati ai pazienti, attività fisiche quali corsi di Yoga, Qi Going, Pilates, Nordic Walking.
Lilt elargisce, inoltre, da due anni una borsa di studio ad una dietista del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica, per svolgere l’attività dedicata al Progetto stili di vita.